Com’è che nessuno scrive trattati su cosa sarebbe stato scoperto da Archimede se non fosse stato ammazzato da un soldato romano?Tornando al discorso del mito sul passaggio di ere… noi ragioniamo sempre troppo in prospettiva romanocentrica. Once your account is created, you'll be logged-in to this account.Would love your thoughts, please comment.Utilizziamo i cookie per essere sicuri che tu possa avere la migliore esperienza sul nostro sito. Se tu mi insegni come si gettano le fondamenta di un villino, ha senso che io ti scriva una lettera in cui ti ripeto quello che tu mi hai insegnato? Inoltre in un clima in cui si imponeva alle donne di girare con velo e di restare chiuse in casa in posizione di subordinazione all’uomo, non poteva essere accettato che una donna formulasse ipotesi sul funzionamento del cosmo intero.Una storia, quella di Ipazia,  che dovrebbe far riflettere su come i dogmi in generale, di tipo religioso ma anche ideologico, siano stati troppe volte nella storia nemici della libertà di pensiero e della sete di conoscenza del genere umano, oltre che fonte di assurde discriminazioni del genere femminile.Via G.Mazzini, 33 -Bitonto (BA) P.IVA 05901320720. Anche in questo caso non siamo in grado di conoscere i contributi originali della filosofa alla progressione della filosofia.Può esserci d’aiuto, però, il ritratto che della filosofa Ipazia traccia G. Beretta nella sua opera  “Ipazia di Alessandria”.Sinesio era cristiano, Ipazia pagana, ma il legame spirituale tra i due travalica i precetti delle rispettive religioni e denota una completa immedesimazione tra la maestra e l’allievo, alla stregua del legame tra Socrate ed Aspasia o Socrate e Platone:Ipazia era tutto questo: matematica, astronoma, scienziata, musicista, filosofa. Socrate) tuttavia gli eredi del pensiero li hanno lasciati, eccome. L’accelerazione degli ultimi tempi passa per incontri frequenti tra il patriarca di Costantinopoli e il papa, e iniziative comuni da parte delle due chiese. In un clima di fanatismo, di ripudio della cultura e della scienza in nome della crescente religione cristiana, Ipazia venne trucidata nel marzo del 415, lapidata in una chiesa da una folla di fanatici. Secondo alcuni studiosi (Bregman, 1982; Cameron, 2013 ed altri) Ipazia affiancava all’insegnamento pubblico anche un insegnamento, per così dire, privato. Piergiorgio Odifreddi. Eppure altri grandi filosofi del passato furono uccisi, alcuni come conseguenza del fatto che erano caduti in disgrazia presso i potenti dell’epoca (p.es. Si trattava di persone altamente influenti che nel segreto delle loro riunioni oltre che di scienze, filosofia e matematica, discutevano di politica e di affari di stato ed economici. Le mie idee su di lei sono quindi più che altro impressioni, poco o nulla suffragate da fatti concreti: penso che Ipazia fosse davvero considerata una vera sapiente nella decadenza del IV secolo dC, quando si era ormai perso non solo il ricordo ma anche il più vago sentore dell’ellenismo (nel quale eviterei accuratamente di inserire Tolomeo, che considero una specie di cialtrone rispetto agli scienziati dei due-tre secoli precedenti, esaltato in mancanza d’altro).Caro Franco, effettivamente Tolomeo può essere considerato un esponente del periodo di decadenza della scienza ellenistica. Dopo la caduta di Costantinopoli, l’unico impero cristiano d’oriente rimasto in piedi, quello russo, attribui’ a Mosca il ruolo che fu dell’antica capitale dell’Impero Romano d’Oriente, facendone la terza Roma e creando cosi’ un’altra frattura in seno alla cristianità orientale.Caro Donato, grazie per il lungo post di approfondimento. Per me, meglio lasciar perdere. Partiamo dalla fine. A questo punto il quadro diventa estremamente chiaro. Nell’Europa non araba nessumo era in grado di costruire un astrolabio prima del XIII secolo, e costruire un astrolabio significa proiettare una sfera su un piano.In tutto questo è ovvio che Ipazia aveva studiato e capito le opere degli ellenisti (se mi permetti, direi “quelli veri”) e che il suo allievo Sinesio aveva appreso da lei le basi e il modo di costruire l’astrolabio, migliorandolo, poco o tanto che fosse.L’astrolabio carolingio è attribuito all’arcidiacono di Barcellona Lupitus (detto Sunifredo), vissuto nel X secolo.

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