Entrano al Pirellone anche l'assessore uscente al Territorio Viviana Beccalossi (Fdi) così come il vicepresidente uscente Fabrizio Sala, il più votato di Forza Italia a Monza. A vincere sarà il candidato più votato: il sistema è in prevalenza maggioritario, mentre il meccanismo proporzionale si limita al consiglio regionale. Alle sue spalle, staccato solo di cinque punti percentuali (34,3%) si piazza Giorgio Gori, il candidato della coalizione di centrosinistra, mentre l’esponente del Movimento 5 stelle, Dario Violi, è molto più staccato con il 21,4%.Intanto, in base ai dati del ministero dell’Interno, dopo 36 sezioni scrutinate su 9.227, Fontana ha raccolto il 61,5% dei consensi (3.194 voti); segue Gori al 22,6% (1.182 voti), ben più staccato Violi (13,1% e 688 voti).
Per quanto riguarda i consiglieri comunali, curioso particolare: nove consiglieri si sono staccati da Forza Italia e hanno costituito il gruppo consigliare di Nuovo Centro Destra, componente comunque della maggioranza. Gli scrutini non sono ancora terminati, ma l’ex sindaco di Varese è già dato vincitore. Non è stata eletta nemmeno l'assessore alle Culture Cristina Cappellini.Dopo il trionfo di Attilio Fontana e della Lega alle elezioni regionali 2018 in Lombardia si inizia a comporre il nuovo Consiglio regionale. I risultati sono ben evidenti. Il Movimento 5 Stelle supererebbe il 20%. Sale al 33,2% anche la quota di consensi attribuiti a Giorgio Gori, candidato alla presidenza del centrosinistra. Non pervenuto il Movimento 5 Stelle, con il candidato Silvana Carcano ferma al 13,62 per cento. Fa segnare un dato ancora più basso Milano città (54,8%). Altrove è proprio la Lega, partito cui appartiene lo stesso Fontana, a essere in netto vantaggio. Verrà infatti data precedenza allo scrutinio di Senato e Camera.
Vedremo se verrà accontentato questo pomeriggio o se invece dovrà rimangiarsi la richiesta alzando lui il telefono per congratularsi con Gori. Liste, candidati, collegi, affluenza, risultati in tempo reale del voto per le elezioni politiche del 4 marzo 2018 Praticamente inesistente Il popolo della famiglia con lo 0,66%, pari a 27.227 voti (Paolo Vites),Gli scrutini delle Regionali in Lombardia inizieranno solo dopo le ore 14.00 per dare precedenza, come da legge del 1976, alle elezioni Politiche.
Attilio Fontana, candidato del centrodestra, è dato in una forchetta di voti tra il 38% e il 42%. Non bisogna nascondere che le regionali abbiano avuto un traino dalle politiche. Dario Violi, infatti, sempre secondo gli exit poll, si attesta in un range che oscilla fra il 17 e il 20%. Ricordiamo che quest’anno non si va al ballottaggio, per vincere basta ottenere anche un singolo voto in più (Agg. Il Movimento 5 stelle non sfonda invece in Lombardia, raggiungendo il 21,1% con 870.357 voti.
(agg. Quindici consiglieri per il Pd, tredici per il Movimento 5 stelle. Quando le sezioni scrutinate sono 1028 su 9.227 il candidato presidente di centrodestra ha il 52,49% delle preferenze, mentre il suo avversario di centrosinistra Giorgio Gori si ferma al 27,53%, Dario Violi del M5s al 16,23%, Onorio Rosati di Liberi e Uguali all’1,79%. Male anche gli estremismi di CasaPound (0,93), Sinistra per la Lombardia (0,68) e il Grande Nord (0,27). ",RIFORMA PENSIONI/ Catalfo ribadisce le misure su pensioni in Legge di bilancio. La Lega vince anche la sfida dei partiti, con un ottimo 31,94%. E’ una corsa a sette per il dopo Roberto Maroni, con l’esponente leghista che ha deciso di non ricandidarsi.
Paolo Vites).Domenica 4 marzo 2018 si terranno le elezioni regionali per la Lombardia: lombardi chiamate alle urne per l’Election Day, oltre il nuovo Parlamento verrà eletto il nuovo presidente della Regione. Ci vorrà tempo per i risultati definitivi, considerando che lo spoglio delle schede inizierà alle ore 14:00 di lunedì. Le elezioni regionali italiane del 2018 si si sono tenute in sei regioni: Lombardia e Lazio (il 4 marzo, contestualmente alle elezioni politiche), Molise (22 aprile), Friuli-Venezia Giulia (29 aprile), Valle d'Aosta (20 maggio), Trentino-Alto Adige (21 ottobre). 6 Marzo 2018. Escono dal Pirellone alcuni esponenti storici come l'ex assessore di Fdi Romano La Russa, fratello di Ignazio, e soprattutto il presidente del Consiglio regionale uscente Raffaele Cattaneo, che si era candidato con Noi con l'Italia.
Altri quattro candidati con speranze ridotte al lumicino di portare a casa la vittoria alle urne: Giulio Arrighini, candidato da Grande Nord di Marco Reguzzoni, Onorio Rosati, candidato di Liberi e Uguali e ex consigliere regionale lombardo eletto tra le file del Pd, Massimo Gatti, candidato di Sinistra per la Lombardia, e Angela De Rosa, candidata della lista Casapound.Come già anticipato in precedenza, sembra un testa a testa tra Attilio Fontana e Giorgio Gori, con il candidato del centrodestra in vantaggio.
E’ una corsa a due con Giorgio Gori, sindaco di Bergamo appoggiato dal Partito democratico e da parte del centrosinistra. Seguono Forza Italia, al 14,40%, Fratelli d’Italia, al 3,81%, e la lista Fontana Presidente, all’1,3%. di Rossella Pastore],Lunghe code ai seggi e affluenza elevata per le elezioni lombarde, ancora dominate dalla Lega di Attilio Fontana. Nella provincia di Milano, invece, il dato si è attestato al 72,04%. All'opposizione andranno 31 seggi: 15 al Pd, due alla lista Gori presidente, uno alla lista + Europa e 13 al MoVimento 5 stelle. Gori non pervenuto, aspettiamo la sua telefonata per riconoscere la sconfitta».